Il web, i social, non premiano il parere moderato, le sfumature. Vuoi fare tanti click? Avere riscontri? Consensi? Allora o devi parlare benissimo di qualcosa o, soprattutto, malissimo. O è un capolavoro, o una merda. Perché il messaggio semplificato e binario è più facilmente decodificabile, visto che non abbiamo tempo. La morte della mezza misura, dell'aurea mediocritas. Ed è più rassicurante, certo. Una persona che dice che quella cosa che non ci piace "è una merda" allora fa parte della nostra "squadra"; e nel caso contrario diviene "avversario". Se medi, articoli, ragioni, diventi più profondo di un armadio Ikea, vieni tacciato di altezzosità o, peggio, 'cerchiobottismo' manco fossi un Gramellini qualunque (dio ce ne scampi). Stare nel mezzo diviene più coraggioso e difficile e sensato. (Davide Gambaretto)
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Stefano W. Pasquini
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